Animali non convenzionali:
Il Citello
Il Citello è un piccolo scoiattolo terricolo originario dell’Europa centro-orienta ed è a tutti gli effetti un animale selvatico.
Come ci si prende cura di un Citello?
Curiosità
In natura il citello scava tunnel fino a 1.5m sottoterra, creando dei complessi per soddisfare diversi scopi: una stanza serve per i bisogni, una per immagazzinare le provviste e la più profonda per dormire durante il letargo invernale. Il complesso di gallerie viene ampliato di anno in anno.
Prima del letargo accumula fino a 5 mm di grasso per l’inverno! Durante questo periodo il volume del sangue circolante è ridotto a un settantesimo e la temperatura corporea può arrivare ai 5°C!
Ama portare nella sua tana oggetti lucenti e brillanti che lo attirano molto.
Il citello emette una serie di suoni per diverse circostanze: questi vanno dai cinguettii ai fischi e allo sbattimento dei denti. Si pensi che hanno un linguaggio talmente evoluto da aver sviluppato due diversi segnali d’allarme, uno per i predatori dall’alto e uno per quelli da terra.
Presentazione Generale
Entrato nelle nostre case solo recentemente, il citello rimane a tutti gli effetti un animale selvatico.
E’ un piccolo scoiattolo terricolo originario dell’Europa centro-orientale (Austria, Germania, Repubblica Ceca fino a Russia e Turchia) spesso scambiato per il Cane della Prateria nord-americano; quest’ultimo è più richiesto a causa della chiusura delle importazioni dall’America, non è raro che i venditori mentano sulla specie in questione vendendovi invece un più comune ed economico citello. In questa scheda analizzeremo le differenze tra i due roditori per evitare possibili truffe e conseguenti problemi gestionali, in quanto essendo due specie differenti, anche la maggior parte delle necessità sono diverse.
Caratteristiche
Gli esemplari di citello sono grandi circa 20-30 cm e pesano dai 300 ai 500 grammi, sono decisamente più piccoli dei Cani della prateria che arrivano ai 38 cm di lunghezza e raggiungono il chilo e mezzo. Questo perché gli ultimi hanno zampe più grandi e muscolose e un corpo decisamente più tozzo e “tondo”. Il citello ha un morbido mantello marrone-grigiastro nella zona della schiena che tende a schiarirsi in corrispondenza della pancia, mento e gola sono bianchi e sulla coda, corta a differenza di molti altri scoiattoli, sono presenti striature nere. Il cane della prateria ha pelo ispido, più tendente al marrone-rossiccio, presenta coda ancora più corta e ciuffi neri solo in punta.
I citelli sono dotati di tasche guanciali che vengono utilizzate per trasportare il cibo nella tana in vista del letargo invernale (non presenti nei cani della prateria che non vanno in ibernazione). Come tutti i roditori, possiedono incisivi a crescita continua che devono essere mantenuti della corretta lunghezza con il consumo durante la masticazione. Anche le unghie crescono velocemente e richiedono un consumo quotidiano; i citelli sono dotati di 4 artigli anteriormente e 5 posteriormente.
Per quanto riguarda la distinzione dei due sessi, è necessario affidarsi alla distanza ano-genitale: circa il doppio nel maschio.
L’aspettativa di vita è di 5-6 anni (10-12 per i cani della prateria).
Habitat Casalingo
Provenendo dalle vaste praterie dell’est Europa, i citelli necessitano di ampi spazi e la migliore soluzione è di certo una recinzione esterna; pareti con barre di acciaio e pavimentazione coperta di rete, eviteranno le fughe: sono ottimi rosicchiatori ed è nella loro natura scavare tunnel sotterranei per scappare e nascondersi. E’ importante collocare la gabbia in luoghi non esposti a correnti d’aria e creare all’interno delle zone di ombra per evitare possibili colpi di sole nella stagione calda.
Se non è possibile farli vivere all’esterno, si dovrà optare per una gabbia molto ampia (si calcola che un singolo soggetto debba disporre di almeno 1m2 di area calpestabile), meglio se a più piani e dotate di terrario, dove potranno sfogare il proprio istinto di scavare e dove costruiranno il proprio nido. Il fondo dovrà essere pieno per evitare lesioni alle zampe e lo si potrà riempire di segatura, tutolo di mais o carta riciclata e fieno a volontà. La gabbia dovrà essere dotata di ciotole per il cibo, abbeveratoio a goccia (per mantenere l’acqua pulita), giocattoli vari (vanno bene ruote, tubi, cartoni e legni fissi da rosicchiare) e una lettiera angolare, il citello infatti tende a scegliere un angolo ben preciso dove espletare i propri bisogni e questo vi permetterà di dover cambiare l’intero substrato meno spesso. E’ importante fare attenzione a non inserire oggetti in plastica che potrebbero essere facilmente rosicchiati e ingeriti (creando blocchi intestinali!) e controllare le porte della gabbia, questi
animali sono abili evasori e possono imparare ad aprirle molto velocemente.
In ogni caso è necessario farli uscire per almeno 2/3 ore al giorno da dedicare al gioco e alle coccole, ma sempre tenendoli strettamente sorvegliati: la loro curiosità può portare a incidenti casalinghi anche mortali.
I citelli sono anche animali sociali, per cui necessitano della presenza dei loro simili, e come nelle cavie, se questo non è possibile è d’obbligo trascorrere ancora più tempo con loro.
Alimentazione
In natura i citelli si nutrono principalmente di erba fresca, foglie e radici, raramente trovano qualche seme o integrano con proteine animali di vermi, cavallette e altri insetti. In cattività, avendo vita più sedentaria, l’alimentazione dovrà essere regolata al fine di evitare problemi di salute quale l’obesità, tra le più frequenti patologie nutrizionali in questi animali.
Come alimento di base un fieno di ottima qualità è più che sufficiente, andrà integrato con pellet e verdura sempre fresca (vanno bene carote, sedano, radicchio, coste, insalata ecc.). Una volta a settimana si può somministrare della frutta di stagione come premio occasionale (es. mele, banane, pere) e una volta al mese delle camole della farina, per fornire un adeguato apporto di proteine.
Da evitare: alimenti specifici per conigli (l’erba medica è ricca di calcio e può predisporre a calcolosi), criceti e scoiattoli (troppo ricchi in semi), cereali, frutta secca, carboidrati, dolciumi, cioccolata e avocado (tossici) e piante velenose come edera, aloe vera, felce, eucalipto, oleandro, ciclamino e molte altre.
L’acqua deve essere sempre a disposizione e cambiata giornalmente, sono preferibili abbeveratoi a goccia che non si rovesciano e non si sporcano.
Riproduzione
Il citello raggiunge la maturità sessuale ad 1 anno d’età. La stagione riproduttiva inizia in primavera, al risveglio dal letargo; l’accoppiamento si verifica quindi una sola volta all’anno. Nel maschio in calore si riscontra la discesa dei testicoli nello scroto e un fischiare molto frequente; nella femmina la vulva aumenta di volume e appare edematosa.
Una cucciolata in cattività è tuttavia un evento davvero raro per questi animali, soprattutto se non allevati in recinti esterni. Per favorire la procreazione si dovrà rendere l’ambiente il più confortevole possibile ricreando un ambiente quanto più simile a quello naturale: dovrà essere privo di rumori molesti, dotato di un nido con fieno (e provviste di cibo che provvederà la madre stessa a portare) e ampi spazi, si consiglia inoltre di creare una tana secondaria per il maschio, la cui compagnia non è di norma accettata durante la gravidanza. Il periodo di gestazione è di 25-26 giorni e si conclude con la nascita di 2-9 piccoli per parto, che nascono immaturi: privi di pelo, ciechi e sordi. Dopo 8 settimane dalla nascita, i piccoli potranno già essere adottati.
Necessità Sanitarie
Non sono previsti vaccini per i citelli. E’ comunque consigliata una visita ogni 6 mesi dal veterinario con esami delle feci e radiografia per il controllo della dentatura.
Quando Preoccuparmi
Ci sono alcuni segni che, come proprietario, ci devono fare suonare un campanello d’allarme:
Atteggiamenti di isolamento e apatia
Rifiuto del cibo
Movimenti stereotipati
Gonfiore delle tasche guanciali
Strascicamento degli arti
Prurito e zone alopeciche
Respiro affannoso
Ferite
Incrostazioni oculari
Scolo nasale
Diarrea
In questo caso è consigliato contattare al più presto il vostro medico referente!
Perché adottarne uno
I citelli sono animali intelligentissimi, curiosi, vispi e vivaci. Si affezionano molto al proprietario, e lo dimostrano praticando il cosiddetto “grooming”: in natura, per dimostrare affiliazione, amano pulirsi il pelo a vicenda e lo faranno sui vostri capelli se vi gradiscono!
Sono animali molto puliti e non emettono cattivi odori.
Il rischio di ottenere piccoli non desiderati è abbastanza raro in cattività, per questo motivo si può evitare la sterilizzazione.
Perche non adottarne uno
I citelli sono molto territoriali, caratteristica che può causare problemi in caso di ospiti, soprattutto se bambini: questi animali non esitano a mordere se si sentono minacciati, hanno infatti una componente selvatica molto spiccata.
Richiedono molte cure e attenzioni, gabbie così ampie non sono economiche ed è consigliabile allevarli in coppia. Ogni giorno devono essere fatti uscire dalla gabbia, dedicandogli ore di coccole e gioco sempre sorvegliati a vista (la casa è piena di pericoli per loro).